Accanto alle donne per lottare contro la violenza.

Intervista alla Dottoressa Amalia Allevato

Tra le figure professionali che assicurano assistenza alle donne vittime di violenza, l’ostetrica assume una grande importanza.

Le ostetriche si trovano in prima linea nell’affrontare il problema degli abusi, intercettando situazioni di maltrattamenti oppure di violenze, oltreché lavorando nei consultori o presso i domicili delle donne in gravidanza

Le professioniste sono chiamate a valorizzare ed a rafforzare l’autodeterminazione, l’empowerment, l’autonomia e la consapevolezza delle donne: elementi cruciali che spesso si rivelano determinanti per giungere alla decisione di denunciare i soprusi subiti in famiglia o da parte dei partner.

Per queste ragioni, Pro-Re-Active, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha voluto intervistare la Dottoressa Amalia Allevato, ostetrica professionale, attenta al mondo sociale, che ha scelto di tornare in Calabria perché crede nelle potenzialità di questa terra sofferente.

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Di seguito vi proponiamo l’intervista curata dal Dottor Gennaro Ponte, co- fondatore di Pro-re-active.

Perché hai deciso di esercitare la professione di ostetrica?

L’Ostetricia è la meravigliosa Arte di “ob-stare”, “stare davanti” alla paura, al dolore, all’ignoto, per far sì che questi predatori possano generare perle preziose di Vita, speranza, umanità, di quel bianco latte che è nutrimento primario della nostra esistenza.

Perché un’ostetrica ha accettato l’invito a parlare di violenza contro le donne?

Un’ostetrica parla di violenza perché non capita di rado, ahimè, incontrare nei volti, nei corpi e nelle menti delle Donne che assiste di incontrarla. Ci è toccato, dunque, “ob-stare” anche a lei, stavolta però per batterla sul tempo con l’informazione, la prevenzione, la denuncia ed il supporto fisico e psichico dopo e dentro il coraggio.

Cos’è per te la violenza?

Violenza è tutto ciò che nega l’esistenza di una realtà diversa dalla tua; è paura, negazione, violazione del diritto, di ogni diritto umano.

Per quali ragioni, a tuo avviso, è importante celebrare Giornate come quella odierna?
Non so se sia effettivamente importante celebrare Giornate come questa. Sarò forse impopolare, ma credo che non sarà dare dei numeri, fare grandi discorsi, indossare qualcosa di rosso per vedere scorrere meno sangue domani. “Nel mondo che vorrei” questo grande lavoro sulle Madri che ci imponiamo di portare avanti, supporterà la crescita di esseri umani lontani dalla violenza: ogni giorno in cui accarezzo un pancione, sto invitando all’amore e quel tocco, ormai è scienza, cambia il suo DNA!

Esiste un nesso tra violenza e patriarcato?

Studi sociologici riconoscono un nesso tra femminicidio e patriarcato, due forme che estrinsecano violenza è prevaricazione.

Di fatto, però, non per essere ridondanti, la violenza ha un nesso con le Madri: ha avuto origine quando sono state messe le mani addosso alla maternità, alla sua sacralità e da lì, come spiegavo, non può che generarsi ciò che si dona.

Quali consigli senti di dare alle donne che subiscono abusi e maltrattamenti?

A tutte le Donne chiedo di Saper Essere, Sapere e Saper Fare, che è la regola principe dell’essere Ostetrica. Saper Essere nutrici della non-violenza, Sapere come prevenire e difendersi dalla violenza ove occorre, Saper fare rete tra Donne, per le Donne.

Amalia Allevato

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