Quanto incidono le nostre scelte sullo sviluppo sostenibile e l’ambiente?

L’attuale processo di produzione agricola comporta un dispendio enorme di energia e di acqua. Abbiamo già affrontato il tema dell’importanza dell’acqua e di quanto sia indispensabile la sua tutela nella nostra vita quotidiana (articolo). Il problema è talmente importante da essere rientrato tra gli obiettivi 2030 dell’ONU sullo Sviluppo Sostenibile.

Ci sono tante soluzioni che si possono adottare per evitare di utilizzare l’irrigazione intensiva, cercando così di salvaguardare le risorse idriche di acqua potabile. In Italia l’agricoltura è responsabile di oltre il 60% dei consumi idrici nazionali.

Tra i vari metodi vi può essere quello dell’agricoltura senza terreno (idroponica o acquaponica) e biologica, che consente un risparmio di acqua e cibi più sani e sostenibili.

Il passaggio ad un’agricoltura biologica comporta anche una serie di benefici ambientali poiché il suolo riesce ad di assorbire meglio e fissare il carbonio, sottraendo così anidride carbonica dall’atmosfera, assolutamente importante per ridurre il cambiamento climatico.

L’uso dell’agricoltura biologica riduce i fertilizzanti chimici e pesticidi nelle piante, gli antibiotici e gli ormoni per gli animali e l’uso di energia necessaria a farlo funzionare.

Un campo coltivato con metodo biologico sequestra oltre 5 volte più carbonio di uno coltivato con metodologie convenzionali.

In questo modo si riduce significativamente il rischio di contaminazione dei corsi d’acqua e di bioaccumulo di sostanze tossiche nella rete alimentare.

Solo così possiamo vivere a lungo in un modo più sano, più bello!

Proponiamo un video del dott. Antonio Galatà, nutrizionista ed ideatore dell’articolo.

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